Giorno 141

Allora, mi devo ricordare di dire: al cimitero ieri è stato bello vedere nei loculi tutti quei cimeli, bamboline, giocattoli, pensierini, mignon delle bevande preferite dei defunti (molto spesso una specie di Johnny Walker), bicchierini e tovagliette. E poi stasera è la fine dell’anno, sto leggendo Chatwin, Che ci faccio qui?, che con la sua

Giorno 140

Prima di tutto mi devo ricordare di dire che Sucre è a 2.900 metri. Poi, per quanto riguarda gli abitanti, non ho un dato certo ma più o meno devono essere 600.000. Forse è per questo che si sta bene. Oggi Cimitero e Parque Simon Bolivar. Qualche foto, intanto io elaboro qualcosa.

Giorno 139

Una mia amica una volta mi ha parlato di una cosa: si tratta di vedere tutto quello che ci sembra l’indiscussa e oggettiva realtà come se non lo fosse. Ieri sera scendendo le scale del palazzo ho incrociato una ragazza boliviana con gli occhiali e un gran borsone che saliva. Mi ha salutato come se

Giorno 138

Se c’è una cosa che mi è sempre piaciuta è fare la spesa. In un viaggio del genere, comprare il cibo e i generi di prima necessità è un modo interessante per conoscere meglio il paese in cui si è ospitati. Non i mercati turistici, seppur bellissimi, non l’artigianato locale, seppur unico nel suo genere.

Giorno 137

Oggi, su consiglio di Rene, sono andata in Plaza Recoleta, dove, ha detto lui, è stata fondata Sucre. Un posto meraviglioso! La piazza è ampia e tranquilla, c’è un porticato da cui si ammira un bellissimo panorama della città e si può stare seduti all’ombra. Nel centro della piazza una fontana. Qualche bancarella, non troppe,