Giorno 178

Stamattina all’alba ho fatto una camminata tanto per riabituarmi un pochino. E poi volevo raccontare dell’hostal Nanasca dove oltre al casino e a tutti quelli che in maniera rabbiosa battono su dei tamburi in modo insopportabile, ad una volontaria polacca che parla in inglese con voce particolarmente alta intervallando quasi ogni parola con dei lunghi

Giorno 177

Esperienza meravigliosa sorvolando con un piccolo cessna da quattro persone più i due piloti, le straordinarie Linee di Nasca. Sono degli enormi disegni fatti dagli uomini, probabilmente ingegneri, circa 1500 anni fa, ma la datazione non è certa. Io propendo per l’interpretazione di una studiosa che si chiamava Maria Reiche che le ha studiate tutta

Giorno 176

Oggi sono riuscita a stare bene anche a Nasca. Finalmente si è annuvolato un po’ verso sera e sono riuscita a fare il mio giretto con qualche foto in più. Al supermercato ho incontrato Persefone, la titolare dell’hostal con uno dei suoi aiutanti che mi hanno salutato come una vecchia amica, offrendomi un passaggio in

Giorno 175

Ci sono tanti motivi per cui Nasca non mi piace. L’ho capito subito appena arrivata al terminal degli autobus quando sono stata assalita da pseudotassisti assatanati, li ho dovuti sgridare come i ragazzi a scuola; alla fine ne è rimasto uno che al prezzo pattuito mi ha portato all’hostal. Il caldo è quasi insopportabile soprattutto

Giorno 174

La zia mi ha dato un buon consiglio. Ho modificato la mia prenotazione per Cuzco, anticipandola all’8 febbraio. Ho cambiato anche il biglietto dell’autobus senza spese aggiuntive. Il fatto di spendere qualche euro in più, con tutti quelli che ho risparmiato in questo viaggio, ne vale proprio la pena. Qui fa così caldo che di