Giorgia Santamaria
Giorno 213
Al Museo Nacional oggi c’è stato un concerto di violino, canto e piano con la Sonata n. 3 di Brahms, un’altra cosa di Haendel e con due sonetti di Petrarca sulla musica di Franz Liszt. Bello. Poi attraverso la Carrera 7 sono arrivata in Plaza Bolivar, ho preso informazioni e sono andata al Teatro Colon
Giorno 212
Giornata da ricredersi completamente su quello che ho detto di male su Bogotà. Invito a pranzo da Ines con Alejandro e Luz Marina con il piatto tipico della città, l’ajiaco, una zuppa di pollo con patate, l’immancabile choclo di mais, capperi, panna, coriandolo, e un sacco di altri sapori. Poi per caso sono uscita con
Undici giorni a Lima
Arrivo a Miraflores in un caldo lunedì pomeriggio dopo un lungo viaggio in autobus da Cusco. Mi trovo in una enorme metropoli di 11 milioni di abitanti, un terzo della popolazione totale del Perù. Fa molto caldo ma Lima si affaccia sull’Oceano Pacifico e la brezza del mare rende il clima più piacevole. Certo è
Giorno 211
Oggi con la strizza di tirare fuori lo smartphone sia per fare le foto che per controllare la strada, mi sono diretta al Cementerio General. Effettivamente c’è un sacco di brutta gente in giro. Per entrare ti controllano la borsa e anche una volta dentro, non mi sentivo a mio agio nonostante il posto. Ci
Giorno 210
Sulla Carrera Septima oggi era un delirio di gente. Almeno quattro file di venditori ambulanti con montagne di mercanzie esposte per terra. Oggetti bruttissimi e vecchi di tutte le specie: bambole sporche e rotte, libri usati, dvd pirata, attrezzi arrugginiti, abiti usurati… Anche la moltitudine di gente per la strada è per lo più brutta