Raccogliere qualcosa da per terra perché mi è caduto, accorgermi che la terra è bassa come diceva mia nonna Tilde.
C’e’ ancora tempo
C’è ancora tempo per raccogliere
Mentre il cielo di Alexandria si infiamma
non ho bisogno di farmi forza
anche se ringrazio tutti quelli che me la vogliono dare
Due bambini, uno egiziano ed uno giapponese
giocano sulla spiaggia parlando in inglese
E ridono
Poco più avanti un trio interessante di due ragazze ed un ragazzo fumano e bevono vino rosè
A sinistra una donna con il nero burka si avvicina al bagnasciuga pensierosa
A destra un’altra grassa avvolta in indumenti voluminosi (?) dorme solitaria
C’è ancora tempo per raccogliere
Mentre il cielo di Alexandria si infiamma
Io ne voglio ancora
Cara Giorgia,
è vero che tu mi hai anticipato pensieri e stati d’ animo come preludi di questo testo, ma comunque credo che sia una sintesi molto bella della tua esperienza. Come nel tuo testo precedente, scritto in aereo se non sbaglio, sei riuscita a convogliare energie profonde che non necessariamente sono emozioni ma che io definirei “volontà”.
Non ti resta che fare l’ esercizio di scrittura immediata, in due minuti: