A Giulia piacerà tantissimo. Io ci ho visto alex, la sua bandiera, al posto del faro il lampione con il piccione, la sua ombra sul muro del palazzo giallo è come la luce stilizzata. L’azzurro è profondo come il mare, intenso come il cielo. Devi accompagnare Giulia a fare un giro in questa nuova dimensione.
Che tipo di sognatrice sei?
Sono una sognatrice egocentrica, ci sono sempre io in mezzo. Se a volte nei miei sogni appare qualcuno, o è ammalato e deve morire o ha qualche deformazione fisica. Chiaramente poi nei miei sogni devo sempre fare qualcosa che non riesco mai a concludere, oppure devo andare, correre da qualche parte che non riesco mai a raggiungere. Se sogno di volare corro sempre il rischio di precipitare, l’ascensore si blocca, il mare è in tempesta. A volte sogno anche di ritrovare le cose che ho perso, ma sono solo sogni, quelle vere non le ritrovo mai.
PRIMA DI SCOMPARIRE
No. Lei non ci sta a scomparire. Si è avviluppata addosso a chi se l’è inventata e adesso vuole vivere ancora. Deve dire e raccontare le cose come vuole, da un punto di vista diverso, nuovo, più giovane e disinibito. La città infiammata la aiuta, la invita ad essere libera, ad abbandonarsi e lasciarsi andare alle contraddizioni ed ai contrasti infiniti, come in un caleidoscopio. Chiaramente, la Giorgia scrittrice rivela l’ identità e la funzione di Sally, del tutto positivi e molto utili in chiave creativo-letteraria.
Quindi fa su i suoi quattro straccetti, lancia uno sguardo(invitante, seducente, ammaliante) pieno di promettenti intenzioni a Mr. Mohab e gli dice senza mezzi termini: “Andiamo.” Lui non se lo fa ripetere due volte, mentre Giulia è sconcertata perché in quel tugurio con i bambolotti che la fissano, la gamba finta appoggiata alla parete, il nano e i gatti pulciosi non ci vuole proprio stare. Ma a lei si penserà dopo.
Ora Sally e Mr. Mohab si allontanano scivolando lungo i muri mentre una stana elettricità emana dalle loro spalle vicine e li contagia, avvincendoli sempre più l’ una all’ altro. Nessuno li vede, nessuno riuscirà (per ora) a raccontare le immagini della loro notte di fuoco. Si tratta di mare e stelle che insieme vivranno. Di certo(qui usi il passato, dunque si suppone una narrazione a fatti compiuti) ora possiamo dire ( immaginare?) che hanno parlato molto, riso un bel po’, ed infine hanno fatto l’amore.
Per chi scrive, pur conoscendo bene Sally, e Giorgia, anzi, forse perché le conosce bene, sono cose che non si raccontano, che ognuno, autore o lettore, vede ed interpreta a modo suo. Insomma, sono cose per i poeti.
Per me quest’ ultima frase è un’ intuizione che può aprire molte strade, soprattutto quella di far incontrare realtà e invenzione, e dunque fare poesia. Ricordati di Pirandello e di tutti gli altri esempi famosi. Da una parte , le loro vite, le loro esperienze come base. Poi , i personaggi, le creature inventate (che eventualmente possono anche portare la maschera dell’ autore), libere finalmente di fare e dire di tutto.
Scusa il mio entusiasmo, ma ormai mi conosci, Giorgia. Credo che siamo a un punto molto interessante del tuo percorso creativo e di scrittura.