Innocenti evasioni. Battisti. Non avrei dovuto leggere il titolo. Mi ricorda un gioco fatto da un bambino. Un po’ allegro e un po’ triste. La faccia è di luna piena. Vorrebbe evadere ma non ci riesce e così si rifugia nell’ironia, nel gioco, nel divertimento.
E’ comunque casa
Sally deve risolvere un mistero, e come per tutti i misteri che si rispettano decide di rivolgersi ad un investigatore privato.
Esce dal suo rifugio e si butta tra la gente di Alexandria. Chiede un po’ in giro (le piace chiedere in giro e fare domande). Ne trova uno proprio niente male, a volte gli egiziani sono molto affascinanti, hanno occhi profondi, intensi e una bella voce dai toni caldi anche quando urlano. Ma quello che la fa impazzire di piacere Sally è quando sorridono e gli si illumina tutto il viso, i denti splendono e lo sguardo…ah, lo sguardo di certi levantini è un tripudio di gioia, malizia e pudore insieme, ingenuità e seduzione; insomma la sanno proprio lunga questi egiziani!
Il detective si chiama Mohab, Mister Mohab. Sally lo incontra in un tardo pomeriggio alexandrino di aprile al Cafè Trianon, vicino al mare, locale storico che in passato ha visto ai suoi tavoli in stile liberty tanti personaggi illustri. Sally non si dilunga troppo in convenevoli e parte subito con la sua richiesta, mentre prova una grande curiosità sulla reazione di Mister Mohab:
“Caro il mio detective privato, dovresti andare all’undicesimo piano di quel bel palazzo ad El Batalsa, al numero 15, e suonare il campanello. Ti apriranno degli indiani che abitano lì, ma non mi interessano. Con qualche scusa fatti invitare ad entrare e resta nell’ appartamento almeno per mezz’ora. Poi tornerai qui e mi riferirai che cosa hai visto, sentito, provato. Adesso vai e dimmi se lei è ancora lì.”
Giorgia, tra gli enigmi di questo testo il primo per me è il titolo: cosa significa?
Molto bella la descrizione del fascino degli egiziani ( detto tra noi, che sanno usare molto bene, ricordiamo la storia di Matilde…! Ma questo tu lo sai meglio di me).
Conclusione: il mistero di Sally merita una continuazione della storia