Impressioni ed emozioni a partire dal quadro di Bruegel il Vecchio
In mezzo a tanta gente ognuno vuole mostrare qualcosa di sé e celare, nascondere qualcos’altro.
LA FOULE
EDITH PIAF
E’ uno dei brani che prediligo di Edith Piaf, rileggendo le tracce per questo appuntamento mi è arrivata in mente e non se ne è più andata. Non ho potuto fare altro che cercare di tradurla unendo l’utile al dilettevole. In questa poesia che quindi non è farina del mio sacco spero che i lettori riescano a perdersi, rimanendo senza fiato perché questo è l’effetto che fa a me.
Traduzione del testo in italiano di Giorgia Santamaria
Rivedo la città in festa ed in delirio
Soffocata dal sole e dalla gioia
E sento nella musica le grida,
le risa
Che si scatenano e rimbombano intorno a me
E persa in mezzo a questa gente che mi spinge
Stordita, confusa, io resto là
Quando sola, io mi giro, lui si gira,
E la folla mi getta tra le sue braccia…
Trasportati dalla gente che ci porta e ci trasporta
Schiacciati uno all’altra
Formiamo un corpo solo
E il flutto senza sforzo ci spinge,
Ci incatena e ci lascia sconvolti, senza fiato e felici
Trascinati dalla folla che si lancia e che danza
Una folle farandola
Noi due siamo risucchiati e sollevati
I nostri corpi lanciati s’involano
E ricadiamo entrambi sconvolti, senza fiato e felici
E la gioia impetuosa del suo sorriso
Mi trafigge e sprizza nel mio intimo
Ma all’improvviso lancio un grido tra le risa
Quando la folla me lo strappa dalle braccia
Travolti dalla folla che ci trascina
Ci risucchia
Ci allontana uno dall’altra
Io lotto e mi dibatto
Ma la mia voce si perde tra le risa degli altri
E io grido di dolore, di furore e di rabbia
E piango…
Risucchiata dalla folla che si slancia e che danza
Una folle farandola
Io vengo sospinta lontano
E stringo i pugni, maledicendo la folla
Che mi ruba l’uomo che mi aveva dato
E che non ho mai più ritrovato