Nato a Cusco nel 1539 e morto a Cordoba in Spagna nel 1616, fu scrittore e storiografo. Figlio di una principessa Inca, Isabel Chimpu Ocllo e del conquistadores spagnolo Sebastian Garcillaso de La Vega. Si considera il primo meticcio biologico e spirituale dell’America Latina, che seppe assumere e conciliare le sue due discendenze culturali. Si conosce anche come il “principe” degli scrittori e intellettuali del Nuovo Mondo. Molti critici l’hanno considerato il più alto storiografo e prosatore del Rinascimento spagnolo e Vargas Llosa lo riconosce come consumato narratore dalla prosa bella ed elegante. Nella sua opera I Commentari Reali degli Incas, espone storia, cultura e costumi degli Incas, tanto che la corona spagnola considerò sediziosa e pericolosa l’opera, che venne proibita fino al 1781. Suo padre oltre che conquistatore era parente del poeta spagnolo Garcillaso de La Vega. Pizarrista e con una posizione privilegiata a Cusco, concesse al figlio un’altissima educazione pur essendo illegittimo come molti altri al tempo. Il padre fu costretto ad abbandonare la madre, ma nonostante questo Garcillaso ebbe sempre in grande stima il genitore, che lo mandò prima a Chacras e poi lo richiamo’ a Cusco, dove il giovane aiutò a sedare le ribellioni degli indigeni. Fu poi mandato in Spagna a proseguire gli studi nel 1560 ma restò sempre molto legato alla sua terra di origine.