Stamattina all’alba ho fatto una camminata tanto per riabituarmi un pochino. E poi volevo raccontare dell’hostal Nanasca dove oltre al casino e a tutti quelli che in maniera rabbiosa battono su dei tamburi in modo insopportabile, ad una volontaria polacca che parla in inglese con voce particolarmente alta intervallando quasi ogni parola con dei lunghi “hemmmm”, al terremoto che ha svegliato solo me alle 4 di sabato notte, perché tutti gli altri erano troppo fatti per sentirlo, a volte mettono della gran bella musica. Una signora in modo alquanto rumoroso mantiene una buona pulizia e la mia stanza non è male. Ecco, i volontari: giovani viaggiatori basta che garantiscano una permanenza di almeno due settimane e si mettono a lavorare qui, indicando le stanze e le regole a chi arriva e cercando di rispondere alle domande dei turisti. In cambio dormono gratis in una delle camerate condivise. Così ci sono ragazzi quasi normali come un paio di Valparaiso che cantano e suonano la chitarra, la polacca già citata, una coppia un po’ male assortita (lui è uno di quelli che suona il tamburo in modo rabbioso, ha la faccia tonta, e io spesso ho avuto la tentazione di spaccarglielo sulla testa). Una sera in cui c’era una musica particolarmente bella sono uscita nel dehor e li ho trovati che giocavano a Uno con Persefone, una Mirandolina 2.0. Per molti dei miei alunni questo hostal sarebbe molto vicino al paradiso. Un’altra volta ho fatto una breve chiacchierata con uno tedesco che diceva di voler andare da Amburgo a Valparaiso in nave, però non sapeva che rotta intraprendere. Quanto al fatto che ora si trovi a Nasca ha espresso la volontà di provare una nuova esperienza: arrivare al Cuzco in autostop. Gente strana. Nelle foto manca il colibrì, il condor, l’alcatraz e altre delle 800 linee che non sono riuscita a beccare
😁😁😁 il boh è il più bello 😁😁😁
Buon proseguimento verso Cuzco
😘😘
Speriamo che la francese mi mandi delle foto migliori! 👍😘😁