Giorno 172

C’è una ragazza sordomuta alla cassa della panetteria del supermercato dove vado tutte le sere. Ha la targhetta con il nome, Silvia, un’altra spilla che dice di guardarla quando si parla così che possa leggere le labbra, una cuffietta trasparente che le raccoglie i capelli, gli occhiali. Sempre molto gentile e sorridente. Mi ricorda tanto la protagonista de La forma dell’acqua. E poi all’uscita i soliti venezuelani che chiedono l’elemosina, tra cui c’è un ragazzo semplicemente bellissimo; un poco più avanti c’è sempre un signore in piedi che stringe un microfono tra i due moncherini che ha al posto delle mani, un registratore trasmette della musica e lui ci mugugna sopra. Saluto Arequipa dove sono stata molto bene.

Viuzza
In centro
Altra viuzza con papà
Ultimo saluto alla Catedral con spicchio di sole

2 pensieri su “Giorno 172

  1. Questo sarà un altro splendido capitolo del tuo libro. Con semplicità mi hai fatto conoscere delle persone vere e subito si capisce quanto ti è piaciuto VIVERE per un po’ ad Arequipa.
    Besos e buon viaggio fino a Nazca 😘😘😘

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