Meno male che oggi ho fatto una passeggiata in un posto che non mi ha fatto impazzire, così recupero. Ieri invece Calle Jaen è stata molto più interessante. Innanzitutto pochissima gente, pace e molti colori. Leggo su una targa che un tempo era conosciuta come una strada in cui abitualmente c’erano apparizioni di fantasmi ed esseri strani, così hanno deciso di affiggere all’inizio una croce verde. Ora c’è il Centro Culturale e Artistico Mamani Mamani dove convergono gli artisti dei bellissimi murales che ci sono in città. Il Museo degli Strumenti Musicali voluto dal chitarrista e compositore Ernesto Cavour è molto bello. E poi ci sono altre cose interessanti. Ci voglio ritornare. Invece oggi al Mercado de les brujas ho visto un’infinità di negozietti e bancarelle fatte apposta per i turisti. A me in questi posti non viene voglia di comprare. Lì c’è anche il Museo della Coca. Non so se andrò a visitarlo, visto il resto. Sono anche contenta di non alloggiare in quel quartiere, che pur essendo vicino a Sopochapi è comunque molto più incasinato, turistico e zozzo.
Ma se ti metti a cantare “el pueblo unito” in mezzo alla strada cosa capita? A parte avere il coro di un paio di angeli 😁😁😁😘😘😘
😂😂🤣🤣La montagna si chiama Illimani ma gli Intillimani sono cileni, avrei dovuto cantarla a Santiago! 😘👍
Urca che errore 😱