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Eccomi alla mia ultima tappa in Patagonia. Arrivo a Puerto Madryn dopo un lungo viaggio in autobus da Bariloche. Ci troviamo in Argentina, sulla costa occidentale; l’Oceano Atlantico che normalmente sferza scogliere e spiagge, qui le lambisce quasi in modo dolce. Pur mantenendo fede alle forti raffiche di vento patagonico, la Peninsula Valdes di fronte protegge il Golfo Nuevo sul quale si trova la città. Anche a Puerto Madryn le abitazioni sono moderne e in genere lussuose. L’impressione che ne ho è di un tranquillo angolo dove andare al mare a rilassarsi, riposare e anche divertire come piace a noi italiani. Mi sembra un paese del Ponente Ligure sovradimensionato. Le spiagge e le scogliere sono veramente meravigliose, la sabbia è fine e dorata. L’attrazione principale di questa città è la migrazione delle balene australi, quelle che hanno delle formazioni callose sul davanti, che vengono qui a riprodursi e partorire da giugno alla fine di ottobre. Quindi io purtroppo sono nel periodo sbagliato ma non importa. La mia host mi dice che in quel periodo tutta la zona si anima di un’energia molto particolare, che si riescono a sentire i suoni prodotti dai cetacei nelle notti invernali (da Giugno a Settembre qui è inverno). A fine Novembre, quando ci arrivo io, gli ampi stabilimenti balneari si stanno attrezzando per la stagione estiva: ristoranti e caffè on the beach, corsi di subacquea, di snorkeling con le foche, di kayak, di windsurf, di kysurf e chi più ne ha più ne metta. Ci troviamo nella provincia di Chubut, questo capoluogo conta circa 58.000 abitanti, la qualità della vita è elevata. Visito il Museo Oceanografico, dove tra le tante informazioni raccolte, apprezzo la location nel palazzo storico della città, lo Chalet Pujol, costruito nei primi del Novecento utilizzando ricchi materiali importati dall’Europa, tra cui pietre di Pavia e pavimentazioni veneziane. In una delle mie passeggiate verso il punto panoramico dove sorge il Monumento al Indio Tehuelche, scopro l’interessante Parque Istorico di Punta Cuevas, un sentiero che costeggia l’Oceano dove si trovano diversi reperti. Ma soprattutto faccio una ancora più interessante scoperta, per me. Al Museo del Desembarco apprendo che nel 1865 una prima imbarcazione, il Mimosa, approdo’ proprio in questo punto con il suo carico umano di 161 coloni gallesi, I primi ad insediarsi in queste terre quasi disabitate, se si escludono le piccole tribù indio con cui i gallesi impararono a convivere. Nella seconda metà dell’800 infatti in Europa la rivoluzione industriale aveva creato molti problemi di sovrapopolamento di alcune zone, povertà estrema ai limiti della sopravvivenza, fame, discriminazioni razziali. Così, proprio come avviene oggi e forse troppi tendono a dimenticarlo, i nostri antenati sono emigrati, attraversando l’Oceano in cerca di una nuova vita, colonizzando zone disabitate che avevano bisogno di manodopera. La Colonia Gallese di Punta Cuevas è per me ricca di fascino e di spunti di riflessione: qui voglio ricordare solo il triste destino di Catherine Davies, la prima gallese adulta deceduta a pochi mesi dallo sbarco, i cui resti sono serviti per risalire attraverso il DNA ai sui discendenti, ora canadesi. Operazione molto difficile perché sfortunatamente anche i figli di Catherine erano morti prematuramente, dal momento che la vita qui era molto molto dura all’epoca. Oggi invece è un vero paradiso. Invece di andare in taxi, preferisco camminare a lungo su questa bellissima Costa per arrivare alla Riserva Faunistica Provinciale di Punta Loma, che come dice il nome ospita decine e decine di foche di tutte le dimensioni che se ne stanno placidamente sdraiate sulle rocce sottostanti strabilianti scogliere su cui hanno fatto il nido centinaia di cormorani. È tutto molto bello e particolare, apprezzo sempre di più questo straordinario continente, che mi sta dando tanto.
Che belle impressioni che mi lasci.🤗
Però dillo che sei una matta e che la tua lunga passeggiata era di 15km all’andata e 15 km al ritorno. Forse a te sembrerà normale ma che la gente non pensi che sia una “passeggiata” 😂😂🏃🏃🏃
Besos 😘😘
Cerco di mantenere sempre un profilo basso… 🤣🤣😂😂👍